L’unico problema al Cecchi Point è trovare parcheggio, trovare le risorse finanziarie.
Ma se per il primo è necessario rassegnarsi, per il secondo al Cecchi Point non si danno pena.
Nato poco meno di due anni fa, il Centro è diventato la Casa del Quartiere della Zona Aurora
Un’associazione capofila: “il campaninile onlus”, tutte le altre attorno a lei in modo democratico e volontario per offrire al territorio molteplici iniziative che spaziano dai laboratori, all’educazione allo spettacolo.
Insieme a Simona abbiamo fatto un giro dentro i cuori del Cecchi Point.
Cuori vivi di attività diverse e aperte a tutti.
A cominciare dal Bar, dove abbiamo fatto al nostra riunione, tra le persone che giocavano a carte serenamente ed una ragazza, Erika, che ci ha portato al tavolo i caffè ordinati. Portati al tavolo con gentilezza, dato che mi ero offerto di farlo io. “no, lo faccio io” mi ha risposto Erika ed io ho ceduto volentieri.
Usciti in cortile siamo andato in Teatro è, quasi di straforo, abbiamo osservato la preparazione di uno spettacolo per quella sera stessa.
Poi siamo passati all’Officina delle Biciclette e del riuso: una vero laboratorio dove si può imparare a costruirsi una bici da soli, o a ripararla. Ci siamo trovati davanti uan vero museo di bici d’epoca e abbiamo incontrato gli occhi giocosi di Elena che ci ha affascinati col suo entusiasmo per il laboratorio e le sue iniziative.
Non volevamo più andarcene, ma abbiamo dovuto farlo per trovarci davanti al bus dei giochi. Un bus in disuso che è diventato un salone dei giochi.
Più avanti c’è il locale dell’improvvisazione teatrale o dei murales: all’opera degli artisti non italiani. Eleonora ci ha spiegato che l’attività fa parte di un progetto europeo a cui il Cecchi ha aderito e , tra musica, video e pennelli, il laboratorio va avanti.
Alla fine andarcene è stato necessario, ma sicuramente torneremo al Cecchi come fanno le tante persone che ogni giorno lo frequentano.
Franco Fratto
direttore@vicini.to.it