“A volte la tua gioia è la fonte del tuo sorriso, ma spesso il tuo sorriso può essere la fonte della tua gioia.” (Thich Nhat Hanh)

 

LA RETE DELLE CASE DI QUARTIERE DI TORINO VINCE IL BANDO NAZIONALE “CHE-FARE 2”

La Commissione del bando nazionale per la cultura “che-Fare2”, giunto alla seconda edizione e promosso dall’associazione culturale Doppiozero, ha assegnato centomila euro al progettodi Casa in Casa”, presentato dal Coordinamento delle Case di Quartiere che a Torino raccoglie 9 centri culturali in otto Circoscrizioni. Il progetto vincitore si propone di coordinare le attività delle varie Case mettendo in comune saperi, esperienze e progetti, attraverso  percorsi di formazione permanente, nuove reti fra gruppi e associazioni, per stimolare sinergie, e per contribuire a una politica culturale fondata sui quartieri come risorsa e sui cittadini come protagonisti.

img_home_blog.png w=750&h=380&crop=1L’obiettivo è sostenere progetti innovativi in grado di coniugare i valori di impresa e di sostenibilità economica con quelli della cultura, attivando network territoriali: “La vittoria del progetto della Rete delle Case di Quartiere – sottolinea l’assessore Ilda Curti –  è il risultato di una politica pubblica capace di coniugare la cura dello spazio pubblico con la creazione di nuovi legami comunitari. A essere premiato è un nuovo modello di welfare urbano, basato sul protagonismo della cittadinanza attiva e sulla centralità degli spazi pubblici di una città che diventa,  sempre più e finalmente, il nostro bene comune”.

Il premio è il riconoscimento del lavoro svolto in questi anni da tantissimi soggetti pubblici e privati, che insieme all’Amministrazione Comunale hanno creduto nella riqualificazione della città attraverso la creazione di spazi aggregativi dal basso, contando sulle risorse e sulle potenzialità che i territori sono in grado di esprimere in termini di idee, di associazioni e di persone che vogliono partecipare attivamente alla vita sociale e culturale delle comunità in cui vivono. In questi spazi, complessivamente quasi tredicimila metri quadrati,  si organizzano ogni anno 300 corsi e laboratori e 420 eventi. Sono di riferimento 250 tra associazioni e gruppi e vi operano 75 volontari.

La giuria ha voluto sottolineare che il progetto pur essendo esplicitamente dedicato alla periferia di Torino, “propone in modo molto chiaro una visione sui bisogni e i modi d’intervento nel tessuto urbano dove è sempre meno facile pensare e mantenere delle relazioni di comunità” nella speranza che questa esperienza possa essere nel tempo esemplare e moltiplicarsi  in tutta Italia.

Le Case sono laboratori sociali e culturali in cui s’incrociano attività e persone, sono esperimenti di coinvolgimento, partecipazione e auto-organizzazione. Vi si organizzano conferenze, spettacoli, feste, corsi (teatro, arte, musica), laboratori di ogni genere; caffetterie, ristoranti popolari, banche del tempo, gruppi d’acquisto solidale.

Il primo appuntamento sarà un evento cittadino a metà maggio per festeggiare e per condividere gli obiettivi e le varie azioni del progetto, che coinvolgerà attivamente circa 50 operatori e 120 rappresentanti di associazioni e gruppi informali.

Angelo Tacconi

loris@vicini.to.it

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