Venerdì 27 marzo alle 17,30 sono stati assegnati i premi del nostro Corcorco Fotografico “Il Cibo vicino a noi”. La sede è stato il salone della Cascina roccafranca dove è stata allestita la mostra con le 27 foto finaliste che rimamarrà aperta fino al 13 aprile poi migrerà in alcune altre Case del Quartiere.
Ma torniamo ai vincitori.
Il quarto premio è stato assegnato a Massimo Ferro per “Butta la Pasta”
con la seguente motivazione: “Un gesto e una situazione comune a milioni di persone. Quello del “buttare la pasta” nell’acqua bollente è un rito quotidiano che fa ormai parte del DNA degli Italiani, ma coinvolge anche altri estimatorii nel mondo. Qui viene rappresentato con un’inquadratura inusuale ed azzardata, quasi astratta, che non rende immediatamente riconoscibile l’atto e non da spazio alla scena circostante; per questo, si perde un po’ in gradevolezza, costringendo anche ad un esercizio mentale, ma rimane comunque uno scatto coinvolgente”
Il terzo premio é stato assegnato a Stefano Concialdi per “Ambiente Familiare”
con la seguente motivazione: “Una scena delicata e ben composta, che accosta la tradizione più pura della pasta fatta in casa, impreziosita dalla presenza e dall’uso degli strumenti antichi e che frappone l’esperienza e la maturità alla tenerezza e alla gioventù; a questa scena avvolgente, fa purtroppo contrappunto una luce fredda e una sfocatura anteriore evitabile“
Il secondo premio è stato assegnato a Piervittorio Pozzo per “Apericena”
con la seguente motivazione: “Un quadro coinvolgente e ricco, fatto di colori scuri, luci calde e sfocature controllate, il tutto atto a sottolineare la fase finale della preparazione di una gustosa pietanza, prima di essere gustata. La foto scatena passione e desiderio nel cibo e al contempo tranquillità, mentre la scelta originale di un’inquadratura obliqua aggiunge dinamicità“
Il primo premio, infine, è andato a Tamara Badini per “Vicino e Lontano”
con la seguente motivazione: “Uno scatto colto al volo, da un’inquadratura inusuale, che descrive un gesto comune a molte persone, le quali, per varie situazioni di vita e lavorative, non possono godere di un pasto ben preparato e di un posto accogliente. Un’immagine che alla raffinatezza di altre contrappone una visione cruda ma reale di un diverso modo di accostarsi al cibo e l’ampio spazio inutilizzato e grezzo come tutto l’insieme, anticipa un divenire, una tavolozza su cui narrare una storia diversa rispetto a quella raccontata“
E’ stato anche relizzato un NUMERO SPECIALE di Vicini su carta con tutte le foto finaliste e la mostra è aperta a tutti: venite a vederla presto!
franco
direttore@vicini.to.it
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